di Silvia Trombetta

E’ il silenzio la tua arma. Il coltello affilato con cui incidi la mia carne. Dal tuo silenzio non c’è difesa né riparo. Contro il tuo silenzio le mie parole si infrangono e mi ritornano indietro. Vuote. Nel tuo silenzio sparisco, non ho ragioni, non ho emozioni, non ho storia e non ho futuro, sono un nulla senza suono.
Ma io violerò il tabù della parola. Con il mio urlo lo spezzerò. E ti costringerò ad ascoltare. La mia voce penetrerà in ogni angolo della tua vita muta, diventerà sussurro e ti ronzerà all’orecchio, diventerà canto e ti costringerà a danzare. La mia voce ti verrà a cercare e ti perseguiterà. E allora la Parola sconfiggerà il Silenzio.
Urlo di richiesta di dignità e rispetto affidata al silenzio.
Grazie
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Grazie! Con l’augurio di una festa delle donne di libertà e parola 😉
Silvia
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Grazie a te Silvia Trombetta! Parola e libertà oggi e ogni giorno della nostra vita!
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