di Leonora Carducci

Questa mattina mi è venuto in mente di levarmi quei due peletti stronzi che ho sul mento. Quindi siccome a 57 anni da vicino non vedo neanche il mento ho preso lo specchio, quello megagrande che vedi di tutto, mi sono avvicinata e, un pianto. Una nuova ruga e che cavolo! Forse sta lì da un po’ ma io me ne sono accorta oggi. Bisogna che mi faccio una foto e le numero, no meglio di no, sennò pure l’ansia delle rughe: “oggi la ruga nr 9 si è allungata di 1 mm la 7 si sta riprendendo…”.
Forse due belle punturine qua e là aiuterebbero a sentirsi meglio. Labbra carnose, così finalmente potrò mettere un bel rossetto rosso fuoco senza vedere sbavature.
Labbra rosse da baciare. Chissà in quante lo pensano. Chissà se gli uomini pensano la stessa cosa. Chissà se quegli stronzi che si fanno le amanti giovani pensano alle mogli che si vedono nello specchio con la lente e contano le nuove rughe? Gli verrà in mente che nello stesso momento che tradiscono, noi stiamo pensando a come bloccare il tempo per fare piacere anche a loro?
Tornano a casa e neanche ti guardano, sono stanchi del gran lavoro del giorno. Otto ore seduti su una sedia…
Poi però il messaggino all’altra ci scappa sempre. Il cuoricino a Giuseppe il fabbro o a Franco il meccanico, lo trovano il tempo per mandarglielo. E tu che stai lì dopo 8 ore di casalingate che li guardi e ti chiedi: chissà se gli piacerò ancora. Non sai dell’amante ma sta stanchezza perenne e l’ombra che vedi negli occhi mentre ti guarda un po’ ti fanno pensare. Poi escono per andare a calcio o a fare il cambio olio e sono tutti contenti.
E tu stai là con il tempo che passa, invidiosa delle trentenni libere da tutto, con un uomo che sa che ci sei che gli fai da mangiare, gli curi la casa e che quando ritorna e gli chiedi come è andata la giornata fa anche la vittima: “chissà com’è andata? Al solito” e basta chiusa la conversazione. Tu che vorresti dirgli cosa hai fatto e soprattutto cosa vorresti fare ma ti limiti a dirgli: “povero!”. Nella mente però: quanto sei stronzo, non ti accorgi che io ci sono e sto dando il mio tempo a te? Che sto invecchiando? Che le rughe mi pesano?
Maledetto tempo, maledetto te.