di Fabrizia Fedele

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Photo by Marisa Howenstine

Zoe non vedeva l’ora di finire il suo Martini. Un aperitivo obbligato. Francesca e Arianna l’avevano presa al varco mentre usciva dall’ascensore. Impossibile disseminarle anche oggi. Così si era ritrovata seduta al bar sotto la redazione. Il locale più sfigato che avrebbero potuto scegliere, eppure lei non aveva protestato, come avrebbe fatto normalmente, proponendo un altro posto alla moda. Stavolta no. Voleva sbrigarsi. Allora, raccontaci tutto. Com’è il tuo nuovo fidanzato? Da quanto state insieme? Aveva deciso di accontentarle. Valerio era perfetto. Il compagno ideale. Ma dai. Veramente? Presente, affidabile. Mai invadente. Un amante straordinario. Ci prendi in giro? Affatto, sono seria. Pratica il cunnilingus, lui. E cucina come uno chef. Le aveva lasciate così: incredule e anche un po’ scandalizzate. Ovviamente brucianti d’invidia. Ora scusatemi, devo scappare, Valerio mi aspetta. Aveva ingoiato in un colpo l’ultimo sorso di Martini. Questo giro l’offro io! Aveva gridato spavalda, e dopo aver messo i soldi sul tavolo, si era dileguata dietro l’angolo verso la stazione dei taxi, divertita all’idea che lei, il cunnilingus e Valerio sarebbero stati al centro dei loro discorsi per un bel po’.
Appena aveva aperto la porta di casa, la presenza di Valerio l’aveva travolta. C’era il calore del forno e il profumo di cucina, musica jazz proveniente dalla stanza da letto e l’essenza del suo gel doccia aleggiava nel corridoio. L’aveva raggiunto in camera, dove aveva trovato allestito un mini banchetto per loro due proprio sul letto. Su un vassoio c’erano dodici ostriche Gillardeau, le migliori, e accanto pane e burro. Il pane l’aveva fatto lui, l’odore di lievito per tutta la casa, ne era la prova. E poi c’era un piccolo tagliere con del salame appena affettato e una piccola toma di robiola a crosta fiorita. Che sorpresa! Aveva fatto bene a precipitarsi a casa. Neanche un mese che Valerio si era trasferito da lei e la sua vita aveva preso una piega inaspettata. Mai era stata così felice con un uomo. Mentre si avvicinava al letto, due mani da dietro le avevano coperto gli occhi. Indovina chi è. Lei si era girata e si erano baciati appassionatamente. La sua bocca l’aveva quasi risucchiata in un vortice caldo e morbido. Aveva le vertigini. Era sparito in un attimo a prendere la bottiglia di Muscadet in frigo. Certo, le ostriche vanno con il Muscadet, aveva pensato.
Un fragore improvviso l’aveva terrorizzata. Aveva teso i sensi per un istante per cogliere indizi. E poi a passi lievi, come un animale braccato, si era diretta in cucina. Valerio era in terra, inerte, il corpo senza vita. Non l’aveva toccato, si era precipitata al telefono per chiamare il soccorso.
Aveva dato voce alla sua disperazione, ma era stata prontamente rassicurata. Non si agiti, signora, segua le mie istruzioni. Se il suo Uomo Ideale non si muove, probabilmente è un problema di scheda madre. Mi legga il numero di serie che ha dietro l’orecchio sinistro. RK-806. Bene, è l’ultimo modello in commercio. Lo tenga lontano da fonti di calore, entro 48 ore un operatore verrà a sostituire la scheda madre.