di Flavia Novelli

Le vostre mani sui nostri corpi
Le vostre scelte sui nostri destini
Vi ergete paladini della vita
per condannare a morte la libertà
la libertà che non vi appartiene
la libertà che vi dà pena
perché sfugge al potere
dei vostri peni
Giudici del bene e del male
che sanno sempre da che parte stare
la parte che non vi vede coinvolti
la parte che non perdonate alla natura
di non avervi donato
Come bambini
furiosamente gelosi
e rancorosi
rivendicate una presunta supremazia
Non accettate l’assenza di magia
dei vostri sterili corpi
condannati
a essere generati dai nostri
Voi siete il frutto
Noi la gemma
Potete legarci
e imbrigliare
Ma sempre continueremo a scegliere
se e quando sbocciare
se e quando
donare al mondo nuovi frutti
Perché la natura ci ha scelte
Perché una Corte Suprema
è nulla
di fronte alla suprema libertà
delle nostre menti
dei nostri corpi
dei nostri sentimenti